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Che dire, per me è stato come atterrare in un pianeta immaginario dove tantissimi personaggi immaginati nei fumetti e vivi solo sulla carta, hanno   preso vita ed erano reali, esistenti di fronte a me, anzi intorno a me. Perché la maggior parte dei frequentatori del Comicon è lì per impersonare il proprio personaggio preferito, non per vedere gli altri.

Ma   a questo punto mi chiedo perché travestirsi, truccarsi, raggiungendo in alcuni casi risultati strabilianti degni del miglior cinema?

Per una completa identificazione nel personaggio preferito? per viverlo   integralmente   nei giorni della manifestazione, assumendone anche il carattere, ed i poteri, oltre che l’aspetto?
È una fuga -di pochi giorni – dalla triste realtà?
Può considerarsi una boccata d’aria in una società che non lascia respiro ai giovani? anche ai meno giovani in verità . . .
Oppure è solo un gioco?

Forse, In una realtà in cui tutti indossiamo maschere, il fatto di travestirsi ci libera dalla maschera imposta e ci permette di scegliere quella che ci piace.

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